Via Stelvio, 1 - 23035 Grailé (SO)

Superata l’area della frana e la stretta di Serravalle, lo sguardo ritrova un ambiente naturale di particolare fascino.

Un fascino capriccioso e a tratti selvaggio, con boschi scoscesi e rocce affioranti, dolci avvallamenti e declivi terrazzati a far da corona a una verde conca.

La chiesa della Madonna della Biorca si trova al margine di un ampio ventaglio alluvionale ed è oggi al servizio delle nuove abitazioni sorte sul piano, ma un tempo era abbracciata dai pascoli. Posta lungo la strada regale per Bormio, nel punto in cui si staccava la mulattiera per la Val di Rezzalo, era facilmente raggiungibile dai villaggi di Mondadizza, Le Prese e Frontale, che a rotazione ne hanno assunto il governo.

Nel pieno Medioevo l’area disponeva di importanti poli di devozione mariana, come la chiesa di Santa Maria di Sondalo. La chiesa della Biorca viene ad aggiungersi in un momento successivo. in origine era più piccola ma la posizione deve averla resa attrattiva per una vasta area, e a più riprese assume l’aspetto attuale.

Quando nel 1624 viene consacrata, forse al termine di qualche rimaneggiamento, risulta co-intitolata alla Madonna e a san Michele arcangelo. La doppia intitolazione trova riscontro nel dipinto dell’altar maggiore (1658), contornato da una bella ancona lignea coeva (1660). Appartengono a una stagione successiva i due altari laterali in legno dipinto e dorato (1740), collocati sotto edicole in muratura un tempo chiuse da alti cancelli. 

Nel Seicento le attenzioni dei fedeli già si indirizzavano verso la cappella di destra. Qui si conserva una scultura lignea più antica dell’altare entro cui è inserita e di incerta provenienza. Si tratta di una Madonna col Bambino che oggi indossa un abito confezionato di recente, segno del perdurare della devozione. Prima la statua portava un abito in cotone stampato riferibile alla metà del Novecento, cucito in ambito casalingo con un tessuto forse di recupero. 

In passato la chiesa era meta di affollate processioni, come quella organizzata nel 1739 dalla comunità di Sondalo colpita da peste bovina; a farne memoria rimane un ex voto di grandi dimensioni, dove le mucche sembrano assistere al corteo che vede sfilare il clero, le confraternite maschili e femminili e tutto il popolo dei fedeli. Simpatiche mucche compaiono pure in un ex voto del secolo precedente, a confermare l’importanza dell’allevamento per la sopravvivenza delle famiglie.