Loc. Sassella, 23100 Sondrio SO
Da secoli la chiesa di Santa Maria della Sassella si erge fra le vigne, a sentinella della conca di Sondrio. L’edificio sorge nel punto in cui l’antica Via Valeriana, dopo un tratto in salita, piegava per poi scendere verso la città.
Era un passaggio pericoloso, soprattutto nei mesi invernali, d’altronde il percorso era obbligato: in basso il fondovalle era acquitrinoso per via del fiume Adda. Sopra, il versante coltivato a vigneto sale ripido fin dove comincia il bosco.
Stando alla leggenda di fondazione, il luogo sarebbe stato scelto dalla Vergine, apparsa in sogno all’arciprete di Sondrio nel 932. Tradizione a parte, la chiesa della Sassella ha certamente una origine antica in quanto, in occasione di uno scavo archeologico, sotto il pavimento sono stati trovati i resti di altre due chiese e di una struttura forse deputata al presidio della strada.
L’attuale edificio è stato costruito fra il 1480 e il 1521, nel pieno di una felice stagione artistica. Il portale in marmo è opera di uno scultore della cerchia dei fratelli Rodari che da Como, a inizio secolo, veicolano a nord del lago il nuovo stile rinascimentale.
Gli affreschi dell’abside si devono all’affermato pittore comasco Andrea De Passeris che, ai piedi del Padre benedicente entro mandorla, dipinge cinque Scene di vita della Vergine (1511).
L’immagine più cara alla devozione popolare è la dolcissima Vergine della Natività, di Vincenzo De Barberis (1534), magnifico dipinto che fungeva da pala per l’altar maggiore e che ora è esposto nell’aula.
Fra Sei e Settecento, sul retro della chiesa si aggiungono la nuova sagrestia, un ricovero per i pellegrini e un’osteria. Sul davanti viene costruito il portico, dove i fedeli potevano trovare sedili in pietra e pareti bianche che presto diventano una lavagna su cui scrivere i propri nomi, per lasciar memoria del proprio passaggio.
Inoltre, lungo il tratto di sentiero che scende verso Sondrio, viene avviata la costruzione di 15 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario, con l’intenzione di dar vita a un Sacro Monte che in Valtellina mancava. Ma l’impresa, forse troppo ambiziosa, si arena con la costruzione di sei cappelle.
Il fervore devozionale di età barocca culmina nel “gran miracolo” del 1737, quando 11 persone in navigazione su una zattera scampano al naufragio, invocando l’aiuto della Vergine. L’episodio è illustrato in uno dei pochi ex voto sopravvissuti.
Vigneti e rocce affioranti connotano “da sempre” il promontorio della Sassella, che ha dato il nome a un rinomato vino.
Preghiera alla Madonna della Sassella
Porta della Misericordia
di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Como
O Maria,
per l’amore che porti
a questa nostra terra,
in particolare alla nostra Valle,
tu hai fatto di questo nostro
santuario della Sassella
un luogo in cui tu attiri i tuoi figli
per invocarti e aprire loro
la porta della Misericordia.
Tu che sei Figlia del Padre,
Madre del Figlio
e Sposa dello Spirito Santo:
rivelati a tutti come Tempio
della Santissima Trinità,
Misericordia Infinita,
da cui promana
l’acqua della Misericordia,
che tutto rinnova e consola.
Fa’ che la nostra Chiesa,
dai monti alle valli,
dalla pianura alla città,
sia sempre più unita e concorde,
salda nella fede,
ardente di speranza,
operosa nella carità.
Fa’ che essa trasmetta a tutti
l’amore preferenziale che Tu,
Santa Madre di Dio,
continuamente le riservi,
arricchendola in ogni tempo
di Santi, Beati e Martiri gloriosi
che, a Te abbandonati
e sull’esempio del Tuo Figlio Gesù,
testimoniano per le nostre strade
la sicura e consolante presenza
della Divina Misericordia
che tutti vuole attirare a Sé.
Santa Maria della Sassella,
Porta della Misericordia,
intercedi per noi! Amen.